COMUNICATO STAMPA

Dicomano/Vicchio, 18 Maggio 2021

SALVIAMO L’APPENNINO

Vicchio, 29 maggio ore 16,30 piazza Giotto: Nel Mugello diciamo NO all’impianto eolico

Il progetto di impianto eolico Giogo di Villore e Corella sul crinale appenninico del Mugello, proposto dalla

società AGSM (società partecipata veronese), concluderà il suo iter procedurale fra pochi giorni con la prossima

seduta della conferenza dei servizi convocata dalla Regione Toscana – Direzione Ambiente ed Energia settore

VIA (Valutazione Impatto Ambientale) -, finalizzata ad autorizzare o negare la realizzazione dell’impianto. Sul

crinale del Giogo, che raggiunge un’altezza di circa 1.000 metri, si prevede l’installazione di 8 torri eoliche che

saranno connesse con 7,5 km di linee interrate per il collegamento alla cabina di impianto da realizzare e 21 km

di linee interrate per raggiungere la sottostazione. Ogni aero-generatore avrà una altezza di 99 metri, il

diametro delle pale è di 138 metri, per un’altezza totale di 169 metri. Le torri saranno sostenute da plinti di

fondazioni con un diametro di circa 20 metri, alti 3 metri e con micro-pali in profondità che potrebbero

interferire con le sorgenti presenti nell’Appennino. Per riuscire a montare le pale sarà inoltre necessario

realizzare grandi piazzole e piste di stoccaggio. Saranno complessivamente interessati dai lavori svariati ettari di

territorio. La strada di accesso al sito per essere adeguata al trasporto dei vari componenti subirà un vero e

proprio stravolgimento, in particolare il tratto San Bavello – Corella – Villore. Le strade tra il casello di

Barberino di Mugello e San Bavello saranno interessate da ben 21 interventi. L’Ufficio Regionale preposto

all’iter istruttorio ha palesemente appoggiato il progetto di AGSM, assieme ai sindaci di Dicomano, Vicchio,

oltre l’Unione dei Comuni, che fin dall’inizio hanno promosso l’opera. Il progetto invece avrebbe dovuto essere

rigettato sin dalla sua presentazione in quanto non conforme agli indirizzi d’ambito, agli obiettivi e alle

indicazioni del Piano di Indirizzo Territoriale (PIT) attualmente in vigore. La normativa toscana vieta infatti di

manomettere la morfologia dei crinali e colloca il sito del Giogo nel perimetro di una precisa Zona di

Reperimento, cioè di tale pregio per la biodiversità e la conformazione geografica da essere candidata a

ospitare future aree protette.

Non è un caso infatti che il limitrofo Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi abbia espresso un

circostanziato e netto parere contrario, parere di cui incredibilmente la Regione Toscana non ha tenuto conto.

L’impianto eolico comporterà una profonda alterazione di una zona di elevato pregio da un punto di vista

ambientale, di produzioni tipiche e a vocazione turistica. Non solo ma l’effetto di un via libera all’opera da parte

della Regione Toscana avrà ripercussioni non solo sull’area del Giogo, ma anche sul futuro stesso dell’intero

crinale tosco-romagnolo. E’ infatti evidente che si tratta di un progetto che aprirà definitivamente la strada

ad altri interventi simili sull’Appennino. Proprio questa aspettativa spiega lo sforzo eccezionale in termini

lobbistici, propagandistici, e di investimenti accessori (sponsorizzazioni) che il soggetto privato sta

producendo a sostegno del progetto.

Molte associazioni, comitati, soggetti politici istituzionali e liberi cittadini, pur consapevoli della necessità di

decarbonizzare il Paese si sono dichiarati contrari al progetto, sottolineando che:

lo sviluppo e l’investimento in energie alternative sono fondamentali, ma non devono creare impatti

devastanti al territorio, che rappresenta una delle nostre maggiori ricchezze e che con questo impianto

subirà danni in modo irreversibile;

Il progetto presentato da Agsm è sommario e in contrasto con la normativa vigente;

il Mugello ha già pagato un alto prezzo in termini ambientali per scelte sbagliate della Regione Toscana;

siamo convinti che il futuro del Mugello sia nell’agricoltura sostenibile, nelle produzioni di eccellenza,

nella natura e nel turismo. Vogliamo che le nostre montagne restino presidiate e abitate.

Per questo chiediamo che siano applicate con rigore le norme esistenti e sia negata l’autorizzazione a questo

impianto che ha tutte le caratteristiche solo di un grande affare a danno di ambiente e cittadini.

L’appuntamento è sabato 29 maggio alle ore 16,30 in piazza a Vicchio.

Promuovono l’iniziativa:

Italia Nostra Firenze

Club Alpino Italiano

Regione Toscana

Associazione Dicomanocheverrà

MugelloinMovimento

Associazione AttoPrimo salute ambiente cultura

Comitato per la tutela dei crinali Mugellani

Rete della resistenza sui crinali

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