Condividiamo la lettera al Presidente della Repubblica che è stata scritta tra gli altri dalla Dott.sa Fiorella Belpoggi (Direttrice Scientifica del Istituto Ramazzini), Prof. Livio Giuliani (padre della L.36/2001 sul limite dei 6V/m), Stefano Ciafani (Presidente Legambiente), per salvaguardare la salute dei cittadini contro l’innalzamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici generati dalle radiofrequenze come previsto nel PNRR.
LE REALTA’ ASSOCIATIVE POSSONO MANDARE LA PROPRIA ADESIONE alla lettera tramite il link che trovate di seguito.
Gli enti, le associazioni, i comitati cittadini sottoscritti sono preoccupati per la tutela della salute e dell’ambiente e lo sono ancora di più dopo che la Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera ha espresso parere favorevole alla valutazione dell’innalzamento dei limiti di esposizione elettromagnetici correlati a un rischio emergente di inquinamento, dettato anche dalle nuove esigenze di digitalizzazione, tra cui lo sviluppo della tecnologia 5G.
Non siamo affatto preoccupati dello sviluppo di digitalizzazione per il nostro Paese, servizio e tecnologie che la pandemia ha messo in evidenza come auspicabili e necessari anche per superare le disuguaglianze sociali che abbiamo vissuto in questi mesi; ma il parere del 24 marzo u.s., espresso dalla IX Commissione Permanente della Camera, circa la proposta di adeguamento dei limiti di immissione elettromagnetica (Osservazione 15) a quelli vigenti nei Paesi Europei meno cautelativi in materia, di 61 V/m, suscita in tutti noi grande preoccupazione.
Il limite di 61 V/m non tiene conto delle numerose evidenze scientifiche che hanno ormai dimostrato la presenza di effetti biologici non termici anche molto gravi, fino a forme tumorali.