Ancora una volta a Prato viene calato dall’alto l’ennesimo progetto, il Textile Hub, senza che sia stato fatto preventivamente un dibattito e senza il coinvolgimento della cittadinanza, che lo dovrà pagare, e dei saperi esperti che sarebbero stati in grado di valutarne l’opportunità anche a livello economico. Ancora una volta si insiste sulla zona Sud di Prato, che ha visto negli ultimi 20 anni un continuo incremento di fonti inquinanti tanto da considerarsi ormai una zona critica, situazione che peraltro viene sottaciuta evitando di effettuare le opportune ricerche epidemiologiche. Oltre al Textile Hub a Baciacavallo, è previsto anche il progetto GIDA dell’essiccatore di fanghi con annessi 2 cogeneratori per i quali non sono state fornite informazioni ma che si presume non siano esenti da emissioni inquinanti in atmosfera con anche impatto odorigeno. In merito alla scelta della localizzazione dell’Hub salta agli occhi l’incongruenza della decisione perché non si può negare, la presenza di 2 Elettrodotti, dei pozzi per l’acqua potabile, del gasdotto e delle numerose abitazioni vicine. Sono ben 4 motivi escludenti per la localizzazione dell’Hub per cui l’area prescelta risulta essere la meno idonea rispetto agli altri siti presi in considerazione. Il progetto del Textile hub rappresenta anche e soprattutto l’ennesimo esempio di consumo di suolo che porterà un impatto ambientale causato dal notevole aumento del traffico pesante oltre al fatto che va a trovarsi in un contesto ambientale già ampiamente compromesso, per questo suona come la classica goccia che fa traboccare il vaso.

La città deve assumersi le proprie responsabilità, nei confronti dei cittadini che vivono in queste zone. L’unica soluzione accettabile da fare, è TOGLIERE e non incrementare le fonti inquinanti. L’unica via è immettere aria pulita e ossigeno. Per questo proponiamo di piantumare alberi per creare un bosco urbano che possa mitigare l’inquinamento presente in zona. Dove? Nel luogo destinato al Textile hub! Che a sua volta era in parte destinato a un campo da calcio, nobile destinazione per sviluppare la socialità. All’amministrazione chiediamo la partecipazione attiva e il confronto attraverso dibattiti pubblici equilibrati perché non possiamo più tollerare le solite kermesse alle sezioni di partito PD alle quali sono ammessi solo gli iscritti! Sono modalità che riguardano altre epoche storiche. L’Osservatorio Ambientale Pratese si fa portavoce di tutti i cittadini pratesi!