Questa che segue è la lettera da noi scritta, indirizzata a Famiglia Cristiana:
Siamo un’associazione che da tempo si occupa del diritto alla salute e della sua tutela.
Siamo preoccupati per l’atteggiamento assunto da Famiglia Cristiana ed anche dal Papa in merito alla
vaccinazione anti-Covid 19.
Ci rendiamo conto della difficoltà in questo periodo di accedere ad informazioni complete sia riguardo
all’andamento della malattia che al relativo vaccino. Questo perché la comunicazione è fortemente filtrata
e spinta in un’unica lettura: La malattia è incurabile, il vaccino ci toglierà fuori definitivamente da questa
situazione salvando molte vite umane.
I medici che esprimono una visione alternativa rischiano la radiazione dall’albo, i canali che ospitano altre
interpretazioni vengono oscurati, i contraddittori pubblici sul tema vengono evitati.
Ma nonostante tutto continua ad esistere un’opinione diversa su ciò che sta avvenendo.
Innanzitutto nonostante non ci sia ancora un protocollo terapeutico indicato dal ministero della salute, si
sono formati coordinamenti di medici ignorati generalmente dai media che, confrontando le loro
esperienze hanno messo a punto cure domiciliari efficaci che non solo hanno ridotto la mortalità quasi a
zero, ma hanno evitato l’intasamento delle terapie intensive.
Per quanto riguarda il vaccino è un presidio dichiaratamente sperimentale, che usa per la prima volta la
somministrazione un acido nucleico nell’uomo (la terapia genica finora è stata riservata solo a pochi
pazienti incurabili). E’ stato prodotto in fretta saltando tappe fondamentali e non è stato provato sui
soggetti più fragili, proprio quelli che sono stati messi in prima fila nelle liste. E’ sconsigliato in gravidanza e
ci sono dubbi che possa causare sterilità.
Ma soprattutto esistono già numerose segnalazioni di morti e gravi reazioni avverse collegate alla sua
somministrazione, di positività rilevata in diverse rsa dopo averlo assunto sia tra il personale che tra gli
anziani e non sappiamo assolutamente nulla dei suoi effetti sulla salute a medio e lungo termine.
Inoltre sono presenti in molti vaccini già sul mercato residui di cellule fetali, ottenuti con metodi
certamente non “etici”.
Tutto questo per arrivare a tutti i costi ad una vaccinazione che non assicura la non contagiosità e che
porterà ad una immunità di qualche mese.
Anche questo tipo di informazioni è bene che la chiesa non ignori e tenga presente quando si prende la
responsabilità di orientare le persone verso scelte che possono mettere a rischio la propria vita.
Link all’articolo:
Vaccino anti Covid-19, che cosa succede dal 27 dicembre – Famiglia Cristiana
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