Atto Primo Salute Ambiente Cultura sostiene il Comitato Quartiere-CEP di Pisa per questa  importante  iniziativa che ha come scopo la richiesta di una presa di posizione da parte del sindaco, invocando in questo caso proprio il principio di precauzione per salute pubblica dei concittadini (L. 36/2001, L.Reg. 49/2011) e la tutela del territorio e del paesaggio (art. 9 Costituzione). L’antenna è stata installata proprio nei pressi del Parco Regionale di San Rossore, laddove le antenne non dovrebbero mai  “spuntare”!

 

MITTENTE
Comitato Quartiere CEP-Pisa
Indirizzo di Posta elettronica:
comitato.quartiere.cep@gmail.com

Al Sindaco di Pisa Michele Conti
e p.c.
agli Assessori e Consiglieri del Comune di Pisa
alla Direzione Attività Produttive – Comune di Pisa
alla Direzione Edilizia Privata – Comune di Pisa
all’ ARPAT – Dipartimento di Pisa
alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Pisa e Livorno
all’ Assessorato Ambiente della Regione Toscana
all’ AUSL Toscana Nord Ovest – Dipartimento di prevenzione
al Parco di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli

Pisa, 01/12/2021
Oggetto: Lettera aperta al Sindaco di Pisa, sull’antenna ILIAD Via Vecellio.
Egregio Dott. Michele Conti, Sindaco di Pisa,
siamo ancora una volta a chiederLe quali siano le prospettive e il destino dell’antenna ILIAD di via Vecellio.
E stavolta glielo chiediamo pubblicamente, essendo state disattese le nostre ripetute richieste di incontro, inoltrate anche via PEC e sollecitate per telefono. E di questo ce ne dispiace, perché inizialmente Lei ci ha fatto sperare che fosse dalla nostra parte contro questo enorme traliccio, installato in fretta e furia a soli 24 metri dalle palazzine APES di Via Vecellio. Le ricordiamo infatti che durante l’assemblea del 20 marzo scorso, tenutasi sotto il traliccio, fu Lei stesso a prometterci che ci avrebbe aggiornato entro 15 giorni e che avrebbe fatto di tutto per togliere l’antenna.
Ma aldilà delle promesse, ciò che ci sorprende è questo Suo assordante silenzio, che perdura oramai da più di otto mesi, che ci fa pensare a un Suo poco interesse verso questo importante argomento che non riguarda solo il nostro quartiere, ma tutta la città da Lei amministrata. In particolare, ci meraviglia che Lei, come diretto responsabile della salute dei cittadini di Pisa, non abbia nulla da ridire in merito a questo sistema multi-antenne, 1/2 5G/4G/LTE, installato a soli 24 metri dalle palazzine dell’APES e in una zona del quartiere dove, a soli 600 metri di distanza, è presente un altro sistema multi antenne, da tempo installato sul campanile della chiesa di San Ranieri e recentemente potenziato. Le ricordiamo infatti che secondo le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, recepite in Italia dalla legge quadro n. 36 del 22 febbraio 2001, non essendo ancora chiari gli effetti negativi prodotti sulla salute, nel medio e lungo termine, dalle onde elettromagnetiche, VIGE, per questa tipologia di impianti, IL PRINCIPIO DELLA MASSIMA CAUTELA, per il quale quell’antenna non può stare lì, essendo troppo vicina alle superfici degli edifici ad uso residenziale, peraltro già esposti al flusso elettromagnetico dell’antenna in esercizio sul campanile della chiesa.
Le chiediamo quindi se, come principale responsabile della salute dei suoi cittadini, Lei abbia mai contestato ad ARPA-Toscana il parere favorevole emesso per l’impianto, pur senza aver effettuato alcuna misurazione del campo elettrico, avendone ARPAT demandando il compito allo stesso concessionario, che è diventato quindi controllore di se stesso, e che peraltro ha effettuato misurazioni insignificanti ai fini del confronto con i valori di attenzione di cui all’allegato B del DPCM del 8 luglio 2003.
Le chiediamo inoltre, come sia stato possibile che la Soprintendenza abbia autorizzato, in una zona pre-parco come quella di San Rossore, l’installazione in fretta e furi

antenna pisa

a di quell’enorme traliccio, alto oltre 27 metri, che supera in altezza tutti i palazzi e gli alberi vicini, e definito la Lei stesso “uno schifo”, quando per sostituire gli infissi o installare un impianto fotovoltaico si devono aspettare diversi mesi per ricevere le necessarie autorizzazioni. Infine, ma non per importanza, Le chiediamo come sia stato possibile che sul Permesso a Costruire, la Direzione Urbanistica Comunale abbia permesso, a Sua insaputa, la formazione del silenzio assenso, trattandosi di dispositivi di trasmissione su cui vigono importanti disposizioni di legge a tutela della salute pubblica, di cui Lei è diretto responsabile. Silenzio assenso che ha poi aperto la strada ad ILIAD nel ricorso al TAR, contro la Sua ordinanza di rimozione dell’impianto. Riteniamo infatti che se si fosse intervenuti tempestivamente con un intervento politico, si sarebbe potuto concordare con ILIAD una collocazione diversa, in accordo alla suddetta legge n. 36 del 22/2/2001.
Noi rimaniamo ancora una volta in attesa delle Sue risposte, per le quali La aspettiamo il 4 dicembre prossimo alle ore 10:00, ancora sotto il traliccio di via Vecellio.
Distinti Saluti
Il Comitato

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